Questa è chiaramente una guerra economica.
Ma non solo.
E’ soprattutto una guerra all’Umanità.
Non illudetevi: non si limiteranno a strapparvi soldi, lavoro e proprietà.
Quello che vi stanno già strappando, in nome di una farsemia, che di reale ha solo la sua rappresentazione ininterrotta da ben nove mesi, è la vostra umanità.
Infatti questa è la fase finale di un progetto molto vecchio che negli ultimi decenni ha raggiunto parecchi obiettivi intermedi.
Ma l’obiettivo finale, a cui sono ormai vicinissimi, è il Transumanesimo.
E sappiate che per arrivare a questo si deve necessariamente passare per l’estirpazione alla radice di qualsiasi traccia di umanità ancora presente in troppi (per loro) individui.
Bisogna riconoscere che il piano è stato veramente astuto nella sua implausibilità: instillare terrore non tanto nel virus ma nell’altro, possibile portatore (assurdamente anche se sano) del virus stesso.
Ed ecco allora le contromisure a partire dall’infanzia: la spinta naturale e innata dei bambini alla socializzazione viene repressa alla radice.
Si raccomanda loro di non avvicinarsi agli amichetti, di non scambiarsi giochi, merendine, baci.
E per essere ancora più sicuri si vieta la scuola e si chiudono i possibili luoghi di incontro.
In compenso inventano la DAD (didattica a distanza) in cui il bambino si trova solo davanti a uno schermo su cui compare un volto (ancora rispondente per ora a una persona fisica ma che presto verrà sostituito dagli avatar a cui vi stanno abituando come se fosse un gioco divertente) che gli dà istruzioni e compiti.
Anche il lavoro diventa “smart” che, ironia e oltraggio all’intelligenza, significa assurdamente proprio “intelligente”.
Tutto questo per abituare tutti, a iniziare dalla prima infanzia, ad avere a che fare con macchine e virtualità e ad aborrire il contatto fisico.
Ogni moto spontaneo ad andare verso l'altro viene interdetto con ingiunzioni dettate dal terrore e tese a sviluppare lo stesso sentimento nell’altro.
C’è gente che se fate per tendergli la mano, nel classico gesto del saluto, fa un balzo indietro con il panico negli occhi. E goffamente e ridicolmente spinge il gomito in avanti, come una marionetta dalle giunture disarticolate, mentre il resto del corpo si irrigidisce nel terrore.
E se osate andare a viso scoperto (come sono lontani i tempi in cui tale espressione stava a significare una persona leale, onesta) vi intimano di coprirlo con toni che definire isterici è un eufemismo e vanno avanti come un disco rotto fino a che vi arrenderete ubbidendo o andandovene.
Gli assembramenti vengono visti come il Male Assoluto e non comprendete che questa è l’espressione della paura che ha il Potere verso la comunione fra gli uomini.
Uomini che potrebbero scoprire di avere idee e intenti comuni rispetto a una dittatura che si palesa in modo sempre più evidente e sfrontato.
Cosa fare?
Onestamente non so se ci sia qualcosa che possa neutralizzare il “tallone di ferro” di un Potere che schiaccia tutto quello che trova davanti a sé pur di raggiungere l’apoteosi di se stesso.
E ancora di più non so se ci sia qualcosa che possa arginare questo delirio in cui la gente è completamente immersa.
Una cosa però è certa: se ognuno di voi, quelli che non abbiano perso il senno, o almeno non del tutto, comprendesse e attuasse l’imperativo morale di esercitare la disobbedienza civile a oltranza contro qualsiasi regola che leda la nostra libertà e la nostra dignità di esseri umani, forse la nostra umanità avrebbe ancora qualche chance.
“E’ solo una mascherina …” diceva qualcuno all’inizio.
Adesso è chiaro a cosa può portare “solo una mascherina”?
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